Autunno di silenzio ritrovato, di concentrazione densa, di solitudine calda, di meditazione, di preghiera, di te.
L’autunno è tempo di preghiera, di ascolto, di lenta e faticosa attesa di te.
E tu vieni furtivo.
L’autunno è il tempo della fede: del credere ciò che non è ancora, del credere che sarà, che fiorirà, che darà frutti.
L’autunno è tempo di raccolta, ma di una seminagione lontana; ed è tempo di semina, per un lontano raccolto. È il tempo di gettar via piangendo, come dicono i salmi, per poi raccogliere in letizia. Ma il pianto dell’autunno è un pianto dolce, consolato, una tenera malinconia che sfuma con le nebbie mattutine, incontro a un sole pallido che illumina senza accecare e bacia senza ardere.
Autunno di frutti caduti, autunno di foglie secche, autunno di nebbie grigie, autunno tuo: del tuo passaggio silenzioso, del tuo amore paziente, della tua attesa lunga.
Adriana Zarri
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