“Quando sentirai addosso in tutte le circostanze della tua vita questo sguardo compassionevole e misericordioso di Cristo, sarai una persona veramente spirituale vicino a ciò che possiamo chiamare pace interiore”
Autunno di silenzio ritrovato, di concentrazione densa, di solitudine calda, di meditazione, di preghiera, di te. L’autunno è tempo di preghiera, di ascolto, di lenta e faticosa attesa di te. E tu vieni furtivo. L’autunno è il tempo della fede: del credere ciò che non è ancora, del credere che sarà, che fiorirà, che darà frutti. L’autunno è tempo di raccolta, ma di una seminagione lontana; ed è tempo di semina, per un lontano raccolto. È il tempo di gettar via piangendo, come dicono i salmi, per poi raccogliere in letizia. Ma il pianto dell’autunno è un pianto dolce, consolato, una tenera malinconia che sfuma con le nebbie mattutine, incontro a un sole pallido che illumina senza accecare e bacia senza ardere. Autunno di frutti caduti, autunno di foglie secche, autunno di nebbie grigie, autunno tuo: del tuo passaggio silenzioso, del tuo amore paziente, della tua attesa lunga.